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Se la dispersione scolastica si combatte a suon di plastica.

In Nigeria, a Lagos, la plastica pagherà le spese d’istruzione di molti bambini.

Se la dispersione scolastica si combatte a suon di plastica.
  • 18 Luglio 2023
  • A volte per risolvere un problema c’è bisogno di un po’ di creatività. Alla Morit International School, situata a Lagos, in Nigeria, il problema della dispersione scolastica si combatte a suon di plastica. Come? Invece di pagare in contatti, le spese scolastiche possono essere coperte con bottiglie di plastica raccolte per strada.

    L’iniziativa ha fatto il giro del mondo. Per la sua semplicità certo, ma soprattutto per la sua duplice utilità. Da una parte, fornisce un modo accessibile per i genitori di pagare le tasse, dall’altro promuove la consapevolezza ambientale e l’importanza del riciclo.

    DISPERSIONE SCOLASTICA IN NIGERIA: I NUMERI

    La Nigeria, il paese più popoloso dell’Africa, affronta una sfida enorme quando si tratta di garantire l’accesso all’istruzione a milioni di bambini. Secondo gli ultimi dati dellUnesco, ci sono circa 20 milioni di bambini non scolarizzati nel paese.

    La Nigeria ospita anche la più grande popolazione minorile del continente, con oltre 88 milioni di giovani sotto i 18 anni. Tra loro, ci sono oltre 30 milioni di bambini e bambine di età inferiore ai 5 anni, che rappresentano una parte significativa della popolazione infantile del paese.

    Sono molte le ragioni della scarsa frequenza scolastica in Nigeria. In primis la povertà. Molti genitori non possono permettersi di mandare i loro figli a scuola a causa delle difficoltà economiche, e le spese scolastiche, comprese le tasse di iscrizione, i libri di testo e l’uniforme, rappresentano un onere finanziario spesso insostenibile.

    Inoltre, la carenza di infrastrutture scolastiche adeguate in alcune aree rurali e remote rende difficile per i bambini accedere a un’educazione di qualità. Mancano aule, materiali didattici e insegnanti qualificati in molte scuole.

    Infine, la mancanza di sensibilizzazione sull’importanza dell’istruzione e le barriere culturali – in alcune comunità, il matrimonio precoce e i lavoro minorile interferiscono ancora oggi sulla partecipazione dei bambini a scuola – contribuiscono inevitabilmente al problema.

    RISOLVERE DUE PROBLEMI


    Il sistema di pagamento basato sulle bottiglie di plastica è stato ideato da Patrick Mbamarah, un insegnante di Ajegunle, un’area povera di Lagos.

    Mbamarah, consapevole dell’impatto negativo della plastica sull’ambiente, ha cercato un modo per affrontare contemporaneamente il problema del finanziamento scolastico e la questione dei rifiuti di plastica. Insomma, una sorta di “valuta” alternativa che risolve contemporaneamente due problemi.

    Secondo il sistema ideato da Mbamarah, ogni bottiglia di plastica raccolta ha un valore in naira nigeriane, la valuta locale. Le bottiglie vengono pesate e il loro valore viene calcolato per determinare l’importo delle tasse scolastiche da pagare.

    LA REGOLA DEL BRAVO (E GIOVANE) CITTADINO

    Nonostante sia compito dei genitori raccogliere le bottiglie per pagare le tasse scolastiche, la scuola coinvolge anche gli studenti nell’iniziativa. Ad ogni alunno viene chiesto di portare a scuola almeno cinque bottiglie di plastica al giorno. Questa pratica mira a insegnare ai bambini l’importanza del riciclo e della sostenibilità ambientale, incoraggiandoli a diventare cittadini responsabili e consapevoli.

    L’iniziativa della Morit International School oltre a fornire un’opportunità educativa a chi altrimenti non potrebbe permettersela, incoraggia anche un cambiamento culturale e sensibilizza gli studenti sulla protezione dell’ambiente. Con un’impostazione simile, altre scuole potrebbero adottare soluzioni innovative per rendere l’istruzione più accessibile e sostenibile, offrendo un futuro migliore per i giovani nigeriani.

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