LETTERA| La vita in una scatola
E la guardo questa vita racchiusa in poche scatole, non una lacrima ma un senso di liberazione, mi sento come un reduce di guerra che si rende conto che il peggio è passato e che è sopravvissuto… si scrolla la divisa sporca di terra, sangue e morte e sa che è il momento di tornare a casa… ma non esiste una casa se non quella che vive dentro di te, costruita con fondamenta cosi sicure che ti hanno impedito di morire o di farla finita, una casa dove nonostante tutto ci sono ancora sogni e grandi valori, una casa dove il ricordo di bambina e le braccia di tuo padre hanno cancellato l’orrore vissuto in altre stanze, dove le case non sono case, dove le mura sono impregnate di un orrore che non hai il coraggio di raccontare fino in fondo, perché tirarlo fuori tutto insieme, tutto ad un fiato sarebbe la fine!
Mi vedo, alcune volte, come in una scena di un film , incontro quei fantasmi invisibili agli altri che mi vengono incontro con una violenza inaudita , che nessuno vede, ma che solo io sento fin dentro la mia carne e la mia anima…
Vorrei far vivere a quella gente che giudica la vita delle vittime, un solo giorno di ciò che noi donne siamo costrette a vivere con il carnefice, sono certa che impazzirebbero dal dolore o dalla paura. Ci sono guerre invisibili che non lasciano sempre il segno.
Ci sono fantasmi che nessuno vede che ti ricordano di quando sfinita giacevi in un angolo della stanza perché tutto l’orrore del mondo l’avevi vissuto in quel momento. Hai ragione amica mia, meglio la vita in una scatola che non in una bara, non ha importanza cosa accadrà, io devo ricominciare da me, senza disperare e ricordare che in fondo, io oggi sono quello che volevo essere: una donna LIBERA e lontana dalla PAURA.
Nel video l’intervento di Grazia Biondi, Presidente dell’Associazione Mandem alla Camera dei Deputati nel 2017 durante l’incontro promosso in occasione della Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne #InQuantoDonna. In Aula erano presenti 1300 donne provenienti da tutta Italia.