SU 2025 / Il racconto di questa sfida elettorale con gli occhi delle persone
I nostri segretari regionali hanno raccolto esperienze, risultati e priorità da affrontare nei diversi territori. Ne esce fuori una fotografia chiara e dettagliata delle diverse realtà, restituendo un quadro autentico dell’impegno della Federazione UIL Scuola Rua. Attraverso questi contributi, vogliamo raccontare l’impegno concreto della Federazione UIL Scuola Rua nelle diverse realtà regionali: dall’impegno per la stabilità del lavoro alla valorizzazione delle professionalità e all’ascolto delle esigenze di chi ogni giorno vive la scuola. Ogni territorio ha le sue specificità, e grazie al lavoro quotidiano dei nostri rappresentanti, siamo riusciti a portare soluzioni e proposte per rispondere alle necessità di docenti e ATA, con un’attenzione costante alla qualità dell’istruzione L’appuntamento con le elezioni RSU del 14,15 e 16 aprile è vicino: con il vostro voto, potrete dare continuità a questo percorso e scegliere chi continuerà a rappresentarvi con competenza e responsabilità.
Le otto manifestazioni che hanno cambiato la storia: il nostro foto racconto
Dalla marcia del sale di Gandhi alla caduta del Muro di Berlino, dalle proteste di Tienammen alla Primavera Araba, esploriamo alcune tra le manifestazioni più influenti e più importanti attraverso il nostro fotoracconto.
18 Luglio 2023
Redazione
18 Luglio 2023
Hanno lasciato il segno per sempre, scosso le fondamenta delle società e dei governi, combattuto l’ingiustizia, richiesto uguaglianza e spianato la strada per un mondo migliore. In poche parole, hanno cambiato la storia.
Ci siamo cimentati in una operazione amarcord, che attraverso otto immagini simbolo, racconta (pur parzialmente) alcune tra le manifestazioni più influenti dell’ultimi cento anni: dalla Marcia del sale di Gandhi alla caduta del Muro di Berlino, dalle proteste di Tienammen all’Onda Verde iraniana.
La Marcia del Sale (1930)
Attraverso la disobbedienza civile non violenta, Gandhi ha guidato milioni di indiani sfidando il monopolio britannico. Furono quasi quattrocento ichilometri percorsi dal leader del movimento di emancipazione indiano, dal suo ritiro religioso a Sabarmati fino a Dandi, sulle coste dell’oceano Indiano.La sua intenzione era denunciare il monopolio con cui il governo britannico sfruttava le miniere di sale in India. Questa manifestazione ha portato all’indipendenza dell’India nel 1947 ed è diventata un simbolo internazionale di lotta pacifica per i diritti civili.
La Marcia per i Diritti Civili (1963)
La marcia su Washington del 1963, guidata da Martin Luther King Jr., è stata un momento epocale nella lotta per i diritti civili degli afroamericani negli Stati Uniti. La manifestazione pacifica ha richiesto l’uguaglianza razziale e ha culminato nel famoso discorso “I Have a Dream” di King. Ha contribuito all’approvazione del Civil Rights Act del 1964 e ha ispirato movimenti per i diritti civili in tutto il mondo. Ad ascoltarlo, circa 300.000 persone. Molti dei partecipanti provenivano da diverse unioni per i diritti civili, ma anche da organizzazioni religiose e sindacali.
La Primavera di Praga (1968)
La Primavera di Praga è stata una manifestazione di riforme politiche e libertà in Cecoslovacchia. Iniziò il 5 gennaio 1968, quando lo slovacco Alexander Dubček divenne segretario del Partito Comunista di Cecoslovacchia, terminando il 20 agosto dello stesso anno, quando un corpo di spedizione militare dell’Unione Sovietica e degli alleati del Patto di Varsavia, invase il paese. La popolazione cecoslovacca cercò con grande partecipazione di allentare il controllo sovietico e di ottenere maggiore autonomia politica. Sebbene l’intervento militare sovietico abbia violentemente soffocato la protesta, la Primavera di Praga ha rafforzato la lotta per i diritti umani in Europa orientale.
I Moti di Stonewall (1969)
I moti di Stonewall, avvenuti nel quartiere di Greenwich Village a New York, hanno segnato l’inizio del movimento per i diritti LGBTQ+. Dopo una serie di irruzioni della polizia nei bar frequentati dalla comunità gay, le persone si ribellarono e scatenarono violenti scontri. A scatenare la mobilitazione fu la giovane Syilvia Rivera, che dopo essere stata pungolata con un manganello dagli agenti, lanciò una bottiglia contro uno degli agenti. Questa protesta ha innescato un movimento di orgoglio e di lotta per i diritti delle persone LGBTQ+ in tutto il mondo.
La Rivoluzione dei Garofani (1974)
All’inizio degli anni ’70, il Portogallo era sotto il regime dittatoriale di António de Oliveira Salazar, che aveva governato il paese con mano di ferro per quasi 40 anni. Il regime autoritario era caratterizzato dalla censura dei media, dalla mancanza di libertà di espressione e dai diritti umani limitati. La guerra coloniale portoghese, combattuta in Angola, Mozambico e Guinea-Bissau, aveva aggravato le tensioni sociali e l’economia era in uno stato di stagnazione. A differenza di molte altre rivoluzioni, la Rivoluzione dei Garofani si distinse per la sua natura pacifica. I cittadini portoghesi, stanchi dei decenni di oppressione, si unirono ai soldati ribelli nelle strade per mostrare solidarietà e chiedere la fine della dittatura. La popolazione civile offrì fiori e cibo ai soldati, che risposero con garofani rossi piantati sulle canne delle loro armi da fuoco. Questo gesto simbolico diede il nome alla rivoluzione e divenne un potente simbolo di resistenza non violenta.
Le proteste di Piazza Tiananmen (1989)
La protesta di Piazza Tiananmen fu innescata dalla morte dell’ex segretario generale del Partito Comunista Cinese, Hu Yaobang, che era un simbolo di riforme e di maggiore libertà. I manifestanti, inizialmente composti principalmente da studenti, chiedevano una maggiore democrazia, la fine della corruzione e una maggiore apertura politica. La protesta raggiunse il suo apice il 4 giugno 1989, quando le autorità cinesi decisero di reprimere violentemente i manifestanti. Le truppe armate e i carri armati furono inviati per disperdere la folla che si era radunata in piazza Tiananmen a Pechino. Le immagini dei carri armati che avanzavano contro i manifestanti pacifici fecero il giro del mondo, suscitando indignazione internazionale.
L’Onda Verde in Iran (2009)
Dopo l’annuncio della vittoria di Ahmadinejad alle elezioni del 2009, la folla si è riversata nelle strade di Teheran e di altre città iraniane per protestare contro i brogli elettorali. Il colore verde è diventato il simbolo del movimento, adottato dall’ex primo ministro Mir-Hossein Mousavi, che divenne il leader spirituale dell’Onda Verde. Le manifestazioni hanno coinvolto persone provenienti da tutti gli strati sociali e di tutte le età, compresi studenti, intellettuali, donne e lavoratori. Durissima la repressione del governo, completamente censurata dai media. Le forze di sicurezza hanno disperso le manifestazioni utilizzando manganelli, gas lacrimogeni e arresti di massa. Sono stati riportati casi di violenza, torture e violazioni dei diritti umani commesse dalle forze di sicurezza contro i manifestanti. Sebbene l’Onda Verde non abbia portato a un cambiamento immediato nel sistema politico iraniano, ha avuto un impatto duraturo sulla società e sulla politica del paese. Ha rafforzato la consapevolezza della necessità di riforme democratiche e di un maggior rispetto dei diritti umani.
Abruzzo, Basilicata e Calabria: no al dimensionamento senza riduzione del numero degli alunni per classe. Precariato e organici, le urgenze da risolvere subito.
I contributi dei Segretari regionali Fabiola Ortolano, Luigi Veltri e Andrea Codispoti
19 Marzo 2025
Campania, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia: le RSU sono la voce di una scuola nazionale, statale, laica e inclusiva. Il loro impegno assicura i diritti di tutti.
I contributi dei Segretari regionali Roberta Vannini, Serafino Veltri e Ugo Previti
19 Marzo 2025
Liguria, Lazio e Lombardia: la sicurezza è una priorità. La qualità della scuola dipende dalla stabilità degli organici dei docenti ed del personale Ata.
I contributi dei Segretari regionali Davide D’Ambrosio, Saverio Pantuso e Abele Parente
19 Marzo 2025
Marche, Molise e Piemonte: sulla scuola non si fa cassa, si investe. Occorre dare risorse e stabilità valorizzando i territori
I contributi dei Segretari regionali Antonio Spaziano, Nicolino Fratangelo e Agostino Colotti
19 Marzo 2025
Puglia, Sardegna, Sicilia: lavoro stabile e scuola statale forte. Lotta alla dispersione e un nuovo sistema di reclutamento.
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19 Marzo 2025
Toscana, Umbria, Veneto: PNRR, concorsi e dimensionamento, un sistema da tarare diversamente
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