Migliaia di persone irripetibili
È l’uovo di Colombo. Così semplice che alla domanda, perché non si è fatto prima, bisogna rispondere per volontà politica e per divisioni di parte.
700 euro per ogni contratto da trasformare: una cifra così dimensionata da non poter credere. Tanto costa il contratto stabile di un precario della scuola; eppure, si è preferito fare cassa, alimentare le divisioni, utilizzare il personale in modo intercambiabile. È questo il danno peggiore. Si è voluto pensare che un insegnante vale l’altro. Non è così. Come ogni studente è unico, allo stesso modo ogni insegnante è irripetibile.
Sanare anni di sacrifici, di speranze, di fatiche non è facile. Trovare le soluzioni a situazioni impossibili è il compito del sindacato. È così che a furia di ripetere, riproporre, aggiustare, ritentare una proposta semplice fatta con estrema serietà è giunta a buon fine.
L’idea è di prendere le graduatorie che oggi servono per le supplenze, quelle nelle quali sono presenti docenti abilitati e docenti specializzati sul sostegno, e cominciare a fare contratti stabili partendo da lì.
Tecnicamente si chiama: scorrimento delle graduatorie.
Una fase straordinaria alla quale far seguire lo scorrimento delle fasce in cui sono presenti i docenti con almeno tre anni di servizio che, durante l’anno di formazione e prova, potrebbero svolgere anche un percorso per acquisire l’abilitazione.
In questo modo di potrebbe dare un incarico stabile – con garanzia reciproca per insegnanti e studenti di continuità e impegno – a un insegnante su quattro ora in cattedra da precario nelle nostre classi.