La Giornata Internazionale della Donna nei musei, gli eventi da non perdere
Sono molte le iniziative e le aperture previste in tutta Italia. Scopriamo quali.
Musei, parchi archeologici, complessi monumentali, castelli, ville e giardini storici. Mercoledì 8 marzo le donne potranno entrare gratuitamente in tutti i poli culturali del Paese. Sono molte le iniziative e le aperture previste in tutta Italia. Scopriamo quali.
7 – TORINO: Utamaro, Hokusai, Hiroshige, Geishe, samurai e miti del Giappone
L’universo femminile sotto la lente d’ingrandimento nella mostra appena inaugurata alla Promotrice delle Belle Arti di Torino. Nell’esposizione curata Francesco Paolo Campione, vengono approfonditi gli aspetti della vita quotidiana delle donne di varie epoche della storia giapponese, di diversa estrazione sociale ed età.
La selezione delle stampe propone alcuni tra i più grandi capolavori dei maestri dell’Ukiyo-e, tra cui Hokusai, Hiroshige, Utamaro, Kuniyoshi, Yoshitoshi, Sharaku.
6 – NAPOLI: La Villa e la sua Principessa
Il Servizio Educativo del Museo Diego Aragona Pignatelli Cortés propone per l’8 marzo una visita guidata tematica “La Villa e la sua Principessa”.
Villa Pignatelli, raro e particolarissimo esempio di dimora aristocratica ottocentesca, ancora in gran parte integra, a metà degli anni Cinquanta, per volere dell’ultima erede Rosina Pignatelli, fu donata allo Stato con l’espressa volontà di lasciarne immutato l’arredamento.
Il percorso di visita condurrà quindi alla scoperta della splendida dimora neoclassica, con i suoi arredi e oggetti di arte decorativa, e alla conoscenza di una deliziosa e intraprendente padrona di casa, la Principessa Rosina. Donna di grande personalità, fece della Villa un autentico salotto mondano, frequentato da aristocratici e regnanti di tutta Europa. Si racconterà della sua passione per i libri e per la musica che la portò a collezionare quasi quattromila microsolchi, e della raccolta di porcellane delle più importanti manifatture italiane e europee, oggi nelle collezioni del museo.
5- PERUGIA – Donne Etrusche
Anche al Polo Museale dell’Umbria si festeggia l’otto marzo. Sia al Museo archeologico nazionale dell’Umbria (piazza Giordano Bruno, 10, Perugia) che al Museo archeologico nazionale di Orvieto (piazza Duomo, Orvieto), si svolgeranno due visite guidate dedicate al ruolo della donna nella società etrusca.
In particolare, al museo di Perugia la visita si svolgerà alle ore 16 mentre l’appuntamento ad Orvieto è in programma alle ore 10.
A differenza delle donne greche, sottomesse alla dispotica volontà dei mariti, le etrusche erano istruite ed emancipate. Non solo godevano di assoluta parità con l’uomo ma condividevano comportamenti esclusivamente riservati a quel tempo alla componente maschile: bevevano vino, partecipavano ai banchetti, si occupavano di politica, avevano proprie opinioni, potevano assistere a spettacoli e giochi sportivi.
Il loro ruolo in famiglia non era di certo inferiore a quello dei mariti o dei fratelli e potevano trasmettere il proprio cognome ai figli, oltre possedere schiavi, essere titolari di attività e avere tombe con il proprio nome. Fu solo nell’ultima fase della storia etrusca e sotto l’influenza dei costumi greci che le donne etrusche si videro ridurre la loro libertà.
4 – ROMA – Sante, eroine, dee: donne in Pinacoteca Capitolina
La visita si snoda in un percorso per le sale della Pinacoteca analizzando una selezione di dipinti dedicati alla raffigurazione della donna: le varie sante con le loro storie e i loro attributi, le eroine bibliche e storico-leggendarie, le antiche divinità.
Il percorso si focalizza su alcuni capolavori della Pinacoteca Capitolina: la Buona Ventura di Caravaggio, la Pala di santa Petronilla di Guercino e il Ritratto di donna di Giovanni Girolamo Savoldo. I quadri affrontano tre diversi sguardi con cui i contemporanei consideravano il mondo femminile: la bella zingara pronta all’inganno dopo l’adescamento amoroso (Caravaggio), la santa che muore giovane e trova la propria apoteosi nel suo ingresso in cielo, dove è accolta da Cristo (Guercino) ed infine la donna di agiata condizione, raffigurata con i segni discreti del proprio censo e delle proprie virtù (Savoldo).
3 – BARBERINO DI MUGELLO (FI) – DAVANTI LE QUINTE – L’arte e la street art al femminile in teatro
Nel foyer del Teatro Corsini di Barberino di Mugello (viale della Repubblica 3) si inaugura la mostra collettiva ““Davanti le quinte. L’arte e la street art al femminile in teatro”. L’ingresso, partire dalle 18, è libero. 13 artiste, 13 sguardi diversi, ironici e incisivi, donne che con le loro opere si mettono in prima linea nelle battaglie per i dritti di tutti, tra cui LeDiesis, Laika la street artist romana definita la “Banksy italiana”, Miss Quark e ZeldaBomba.
Al centro della mostra, le battaglie per i diritti di tutti e, naturalmente, le donne, raffigurate da LeDiesis come vere e proprie Superwomen del nostro tempo.
2- MODENA – Storie di donne e sulla donna alla Galleria Estense
Una passeggiata tra le opere della Galleria Estense per ascoltare storie di donne e sulla donna, alla faticosa ricerca di uno spazio di autorealizzazione in società che spesso hanno tentato di incasellarla in ruoli predefiniti. Le visite guidate vogliono far scoprire tutte quelle donne che hanno visto limitare la propria libertà e altre cui si sono aperte sorprendenti possibilità di azione ed espressione.
1 – TORINO – Ingresso gratis alle mostre di GAM, MAO e Palazzo Madama di Torino
Anche quest’anno la Fondazione Torino Musei celebra la Giornata internazionale della donna proponendo l’ingresso gratuito per tutte le donne alle collezioni permanenti e alle mostre della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, del MAO Museo d’Arte Orientale e di Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica. Dall’offerta sono escluse le mostre temporanee con biglietteria separata. A partire da domenica 5 marzo e fino a domenica 12 marzo i tre musei propongono inoltre visite guidate tematiche, a cura di Theatrum Sabaudiae, e due conferenze: a Palazzo Madama Textiles are back, speciale donne, legata al riallestimento della nuova sala tessuti, e alla GAM Donne rifugiate: Partecipare per cambiare la narrazione che il Dipartimento Educazione propone insieme all’associazione Mosaico – Azioni per i rifugiati.
Cosa si può visitare:
• Alla GAM ingresso libero a tutte le donne alle collezioni permanenti e alle mostre Alberto Moravia, Ottocento e Michael Snow in Videoteca. Hic sunt dracones a pagamento.
• Al MAO ingresso libero a tutte le donne alle collezioni permanenti e alla mostra Lustro e lusso dalla Spagna islamica. Buddha10 a pagamento.
• A Palazzo Madama ingresso libero a tutte le donne alle collezioni permanenti e alla mostra Le chiavi della Città nei capolavori di Palazzo Madama.
Questa era la nostra selezione, ma vi ricordiamo che l’elenco delle iniziative, che sono davvero numerose, è in costante aggiornamento e consultabile direttamente sul sito ufficiale del Ministero