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Donne in prima fila, per la loro dignità e per i diritti di tutte le persone

In occasione della Giornata internazionale della Donna di quest’anno abbiamo deciso di manifestare, con una fiaccolata simbolica davanti all’Ambasciata della Repubblica Islamica dell’IRAN, solidarietà e vicinanza verso tutte le donne che lottano ogni giorno per la loro dignità e per i loro diritti.

Donne in prima fila, per la loro dignità e per i diritti di tutte le persone
  • 6 Marzo 2023
  • In occasione della Giornata internazionale della Donna di quest’anno abbiamo deciso di manifestare, con una fiaccolata simbolica davanti all’Ambasciata della Repubblica Islamica dell’IRAN, solidarietà e vicinanza verso tutte le donne che lottano ogni giorno per la loro dignità e per i loro diritti.

    In tutto il mondo si moltiplicano gli attacchi alla dignità e alla vita stesse delle donne, catapultate indietro di secoli rispetto ai diritti conquistati spesso a prezzo di molte battaglie e vite sacrificate.

    In Iran la mobilitazione, partita dal basso per reazione alla morte di Mahsa Amini, uccisa a causa delle violenze subite dalla “polizia morale” per un velo da cui sfuggiva un ciuffo di capelli, continua ininterrotta dallo scorso settembre.

    In Afghanistan il regime dei talebani ha assunto tra i primi atti, l’esclusione delle donne dall’istruzione superiore e dalle professioni a contatto con il pubblico, condannandole ad una vita di arretramento e invisibilità.

    In Birmania sono le donne che stanno guidando la lotta per la libertà e i diritti contro un regime militare violento e corrotto.

    In Ucraina, in un conflitto che dura da un anno nel cuore dell’Europa, le donne stanno subendo le conseguenze devastanti dell’aggressione militare russa.

    Ovunque nel mondo, quando c’è un conflitto, le prime a pagarne le conseguenze sono le donne in termini di diritti, di libertà, di autodeterminazione e di futuro.

    I diritti conquistati dalle donne non sono mai garantiti per sempre. Lo insegna anche la vicenda del popolo curdo, le cui donne si sono sacrificate per la libertà e per la pace proprio in quella Turchia che pure fu la culla della Convenzione di Istanbul, recentemente rinnegata per mano del suo leader politico!

    In queste situazioni di emergenza civile e sociale, sono le donne, nonostante le feroci repressioni che subiscono tanto nel corpo quanto nello spirito e negli affetti, a farsi promotrici concrete dei movimenti di ribellione, contagiando tutta la popolazione e ispirando vicinanza e solidarietà ovunque ci siano menti
    e cuori aperti.

    Manifesteremo vicinanza e solidarietà alle battaglie delle donne di tutto il mondo attraverso una fiaccolata simbolica davanti all’ambasciata della Repubblica islamica dell’IRAN a Roma, in una ideale “staffetta” per i diritti, le tutele e l’uguaglianza.

    Donne, vita e libertà. La UIL è a fianco di Marisa Laurito nella petizione contro le repressioni del regime iraniano
    petizione “Donna, vita e libertà”
    che ha come obiettivo quello di porre fine alle orribili repressioni attuate dal regime iraniano.

    La petizione lanciata su Change.org ha raccolto in pochi mesi migliaia di firme. Si chiede al Governo Italiano di prendere una posizione decisa nei confronti del regime iraniano; al Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, di convocare l’ambasciatore iraniano e di richiamare il nostro ambasciatore in Iran per consultazione; alla Presidente della Commissione Europea Von Der Leyen di mettere in campo tutte le iniziative di competenza dell’Unione per assicurare il rispetto dei diritti fondamentali in Iran.

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