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DIDACTA 2025 – Intelligenza artificiale a scuola – Governare il Cambiamento

UIL Scuola e IRASE chiudono l’ultima giornata di Didacta con un evento di grande rilevanza: “Intelligenza artificiale a scuola: governare il cambiamento”. L’incontro, moderato da Francesca Ricci, segretaria nazionale UIL Scuola, ha rappresentato un momento di confronto utile e necessario.
Francesco Maria Gennaro, della Segreteria Generale UIL, ha ribadito la necessità di investire nella formazione regolamentando questa transizione a livello normativo per evitare che l’IA aumenti i divari. “L’Intelligenza Artificiale è una grande opportunità per la scuola, ma il pensiero critico e le persone devono restare sempre al centro di tutto, perché è la persona che fa la differenza, non una macchina. Sarà decisiva la formazione e la capacità di adattarsi e governare il cambiamento. L’IA può supportare la didattica, migliorare l’inclusione, ma il suo utilizzo deve essere strategico e consapevole, al servizio della comunità scolastica”. 🦾Andrea Desantis, ingegnere e coordinatore del comitato tecnico UIL per l’intelligenza artificiale, ha ripercorso l’evoluzione di questa tecnologia dagli anni ’50 a oggi. Ha descritto il fenomeno come inarrestabile: resistere è inutile, ma prepararsi è fondamentale. Ha sottolineato l’importanza di un’analisi attenta dei rischi, evidenziando come l’IA, se non ben gestita, possa amplificare e non risolvere problemi già esistenti. 🦿Per Giuseppe D’Aprile, Segretario Generale UIL Scuola, “L’intelligenza artificiale rimane una sfida e una grande attrazione innovativa. Bisogna insegnare ai ragazzi che questi rimangono sempre strumenti e che la loro autodeterminazione, il loro cervello, il loro pensiero devono rimanere sempre autonomi e che quindi devono governare questi processi, non farsi governare. Quindi, prima ancora di schierarsi con i critici o di lasciarsi sedurre dalla retorica della scuola multimediale, crediamo allora bisognerebbe riflettere seriamente sugli obiettivi e sulla sostenibilità di un’evoluzione digitale della scuola e chiedersi in che modo e in che misura questa possa garantire: pari opportunità e meno discriminazioni, inclusione e non esclusioni, una didattica improntata alla multiculturalità, al dialogo e alla pluralità”.
Sulla stessa linea il pensiero di Paolo Fantappiè, segretario generale UIL Toscana: “L’IA non deve tradursi in un pericolo per i lavoratori, né sostituirli. Deve essere uno strumento al loro servizio, per migliorare la qualità del lavoro, valorizzare le competenze e portare reali benefici anche in campo salariale”.

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