Binocolo binocolo
Focus

La scuola fa i conti anche col caro libri. Un fenomeno che andrebbe corretto

Le famiglie italiane stanno spendendo una media 695 euro per i libri di testo dei figli che inizieranno il liceo quest’anno.

La scuola fa i conti anche col caro libri. Un fenomeno che andrebbe corretto
  • 4 Settembre 2023
  • Le famiglie italiane stanno spendendo una media 695 euro per i libri di testo dei figli che inizieranno il liceo quest’anno. Finita qui? Macché, il costo aumenta, perché ai libri vanno aggiunti zaini, astucci e altro, e la spesa può arrivare a 1300 euro. È il caro libri della scuola, un peso che affligge le famiglie da anni e che (secondo i dati di Federconsumatori) nel 2023 continua a lievitare.

    ALTRI NUMERI ITALIANI ED EUROPEI

    Nonostante l’inflazione complessiva sia al 6,4%, i prezzi dei libri scolastici, secondo l’Associazione italiana Editori, hanno subito un incremento del 3,04% per la scuola secondaria di primo grado e del 3,42% per la scuola secondaria di secondo grado rispetto all’anno precedente. Questi dati allarmanti hanno un impatto diretto sulle famiglie, che si trovano ad affrontare costi crescenti per l’istruzione dei loro figli.

    La Confederazione Europea dei Sindacati (CES), ha presentato uno studio sugli stati membri dell’UE con la maggiore differenza tra l’aumento dei costi scolastici di base e la retribuzione media. I casi più gravi si trovano in Estonia e Olanda, dove quest’anno il costo della cancelleria è aumentato rispettivamente del 23 e del 22% a fronte di un 11%  e di un 6% di aumento delle retribuzioni. L’Italia fa registrare da una parte un quadro migliore nell’aumento dei prezzi rispetto a paesi come Germania e Spagna, ma dall’altra, un minor aumento delle retribuzioni. 


    Il caro libri è una sfida complessa, ma con un approccio concreto che coinvolge insegnanti, editori, scuole e famiglie, è possibile ridurre il peso finanziario che grava sulle spalle degli studenti e delle loro famiglie, garantendo un’istruzione di qualità per tutti.  In questo articolo, abbiamo selezionato alcuni possibili interventi per migliorare la situazione.

    Garantire la continuità didattica
    Una delle cause principali dell’aumento dei costi dei libri scolastici è la mancanza di continuità nell’adozione dei testi. Ogni anno, gli insegnanti cambiano, e con loro cambiano spesso anche i libri di testo. Stabilizzare gli insegnanti e favorire la continuità didattica potrebbe ridurre notevolmente i costi per le famiglie.

    Scegliere soluzioni integrate

    Molto spesso, soprattutto nelle scuole superiori, si assiste al rinnovo costante delle edizioni dei libri di testo, anche quando non è strettamente necessario. Questo rende difficile l’utilizzo di libri usati, aumentando così i costi per le famiglie. Gli editori dovrebbero limitare le nuove edizioni, ad aggiornamenti, edizioni integrate. La loro attività andrebbe monitorata.

    Creare borse di studio per chi risulta particolarmente danneggiato, socialmente ed economicamente
    Per affrontare il caro libri in modo efficace, è essenziale fornire aiuto finanziario alle famiglie che si trovano in una situazione di difficoltà economica. Le borse di studio possono aiutare gli studenti a coprire parte dei costi dei libri e dei materiali scolastici.

    Un fondo nazionale per coloro che non possono permettersi di comprare i libri
    Una soluzione concretamente realizzabile potrebbe essere quella di istituire un fondo nazionale che copra interamente il costo dei libri almeno fino ad una soglia Isee di venticinque mila euro, avendo come obiettivo il dettato costituzionale della gratuità dell’istruzione.

    Si dovrebbe inoltre poter scaricare la spesa dei libri dalla dichiarazione dei redditi a seconda dell’Isee senza ricorrere a buoni cui l’accesso è difficile.

    Intreccio tra libri cartacei e online deve essere deciso prima dell’inizio anno scolastico
    L’integrazione di risorse online con i libri cartacei può rappresentare un’opportunità per ridurre i costi e migliorare l’esperienza di apprendimento degli studenti. Tuttavia, è importante che questa integrazione sia stabilita prima dell’inizio dell’anno scolastico e che non venga modificata in corso, andando a provocare costi aggiuntivi e inaspettati durante l’anno successivo.

    A decidere deve essere l’insegnante
    Spesso le scuole sono tentate da offerte di aziende che forniscono hardware a basso costo in cambio dell’adozione di software costosi e poco utili. Le scelte dovrebbero essere guidate dall’effettiva utilità degli strumenti per la didattica e non dall’interesse commerciale delle aziende. Va, invece, sostenuta la professionalità dell’insegnante che deve poter decidere quali testi adottare e in che modo fare lezione senza curarsi di interessi esterni.

    Incrementare l’utilizzo di appunti digitali
    Gli appunti digitali possono essere facilmente condivisi e modificati: migliaia di studenti lo stanno già facendo. Bisogna mettere al passo di questi cambiamenti, in atto e in crescita, le scelte delle scuole.

    Per approfondire il tema del caro libri, vi segnaliamo l’indagine effettuata da Adoc in collaborazione con Eures. Lo studio completo, che trovate in allegato, offre una approfondita analisi sulla situazione attuale nel nostro Paese.

    Condividi questo articolo:

    Articoli correlati