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Toscana, Umbria, Veneto: PNRR, concorsi e dimensionamento, un sistema da tarare diversamente

I contributi dei segretari regionali Carlo Romanelli, Lucia Marinelli e Giuseppe Morgante

Toscana, Umbria, Veneto: PNRR, concorsi e dimensionamento, un sistema da tarare diversamente
  • 19 Marzo 2025
  • TOSCANA

    Il tratto che caratterizza l’impegno della Uil Scuola Rua della Toscana è l’esser stato l’unico sindacato in regione ad intervenire con fermezza contro il dimensionamento scolastico riuscendo ad arginare in modo significativo il taglio delle autonomie scolastiche previsto per quest’anno.

    I principali problemi della scuola in Toscana sono simili a quelli che affliggono il sistema scolastico italiano, ma con alcune specificità regionali.
    Molte scuole toscane soffrono di una cronica mancanza di insegnanti di ruolo e di personale Ata anche gli stessi poti in deroga, lo scorso anno circa 700 unità sono inferiori a regioni con analogo numero di alunni e scuole. Dobbiamo inoltre evidenziare continui ritardi nelle assegnazioni e un sovraccarico di lavoro per chi già opera nelle scuole.

    Un elevato numero di docenti e Ata lavora con contratti a tempo determinato, creando instabilità professionale e difficoltà nell’organizzazione delle attività didattiche e del lavoro negli uffici. 
    Molti edifici scolastici necessitano di ristrutturazioni, adeguamenti antisismici e miglioramenti dal punto di vista energetico. La sicurezza degli edifici è un tema ricorrente, con problemi di manutenzione ordinaria e straordinaria spesso trascurati tanto dalle province che dai comuni. In alcune città toscane, specialmente nelle grandi aree urbane come Firenze, Pisa e Prato, il numero di studenti per classe è troppo alto, riducendo l’efficacia della didattica e aumentando il rischio di dispersione scolastica.
    Manca spesso un numero adeguato di insegnanti di sostegno, e le risorse per il supporto agli alunni con difficoltà sono insufficienti, creando problemi di inclusione.
    In alcune zone, specialmente nelle aree periferiche o rurali, i collegamenti per raggiungere le scuole non sono adeguati, con disagi per studenti e famiglie.

    Tra le ragioni per votare le liste e i candidati della Uil Scuola Rua Toscana possiamo indicare alcune azioni positive. Siamo riusciti a portare a termine in maniera positiva le battaglie contro gli accorpamenti, salvaguardando molte scuole in aree marginali e molti posti di lavoro a beneficio sia del personale di ruolo che di quello precario.

    Abbiamo fatto proposte concrete per dare stabilità al lavoro del personale precario e siamo fortemente impegnati nella gestione delle misure del PNRR sostenendo la riduzione del numero degli alunni per classe per migliorare la qualità dell’insegnamento. Siamo certi che occorrono maggiori investimenti nella sicurezza e nell’edilizia scolastica per garantire ambienti di apprendimento adeguati. 
    Siamo contrari all’eccesso di burocrazia nella scuola e siamo convinti che occorre valorizzare il lavoro che ogni giorno svolge il personale Ata negli istituti scolastici della nostra regione.

    Votare UIL Scuola significa sostenere un sindacato che difende concretamente i lavoratori della scuola e si oppone a politiche che peggiorano la qualità dell’istruzione pubblica.

    Carlo Romanelli, Segretario Uil Scuola Rua Toscana

    UMBRIA

    In occasione delle elezioni RSU di aprile, vogliamo sottolineare soprattutto il coraggio e la coerenza che hanno condotto il nostro sindacato a non firmare portato il CCNL 2019/21; un contratto che peggiora la condizione dei lavoratori, e che consente alla legge di intervenire anche su materie che spettano alla contrattazione. Anche questo contratto sulla mobilità determinerà stravolgimenti nelle graduatorie di istituto e un notevole aggravio di lavoro per le segreterie, già fortemente stressate.
    La Uil Scuola Rua da sempre si batte per migliorare le condizioni lavorative di tutta la comunità scolastica.

    Per l’Umbria i problemi sono legati al dimensionamento scolastico, che porterà la nostra Regione da 139 istituzioni autonome a 130, entro il 2026/27, con la motivazione del calo demografico, e quindi ad una riduzione dell’organico. Abbiamo affermato, in ogni contesto, quanto il calo demografico rappresenti non un problema, ma un’opportunità, laddove potremmo costituire classi con minor numero degli alunni e mantenere plessi che rappresentano un presidio territoriale; proposte che continuiamo a sottoporre all’USR Umbria per scongiurare la politica dei tagli.

    La nostra regione dovrebbe poi tenere in maggior conto le diverse realtà e le esigenze del territorio, rispondendo con un’offerta formativa adeguata dando istruzione di qualità, formazione e opportunità di lavoro.

    Il nostro impegno sul territorio è servito a risolvere problemi legati, ad esempio, all’algoritmo, nell’assegnazione degli incarichi annuali; nel supportare le persone nelle compilazioni delle istanze di qualunque tipo, ma anche nell’intervento del nostro ufficio legale, per azioni che lo richiedevano (card docenti, recupero anno 2013, pagamento ferie non godute e altro). Un dimensionamento scolastico che avrebbe stravolto l’organizzazione di due istituti è stato annullato grazie alla tenacia del nostro intervento.

    La nostra azione sindacale si svolge ogni giorno: stando vicino alle persone, ascoltandole, supportandole e cercando di risolvere i loro problemi quotidiani, non solo di tipo sindacale, ma anche relazionale, perché creare ambienti di lavoro sereni vuol dire pensare al benessere delle persone e, per ottenerlo, la Uil Scuola Rua Umbria si confronta con i dirigenti scolastici e dirigenti USR, partecipa a tutte le riunioni in modo costruttivo, mai oppositivo, ed i lavoratori rispondono a questo nostro impegno sui territori esprimendo fiducia ed iscrivendosi al nostro sindacato.

    Lucia Marinelli, Segretaria regionale Uil Scuola Rua Umbria

    VENETO

    Il 14 marzo è terminata la fase di presentazione delle liste per le elezioni delle RSU. Il ‘ciclone’ PNRR, nel Veneto, sta rendendo complicata la vita nelle scuole, rischiando di trasformare le ingentissime risorse spese in enorme spreco. Non aver capito la necessità di tempi distesi, purtroppo sta facendo diventare quella che doveva essere una opportunità in una perdita di tempo, inutile e costosissima, con docenti e personale ATA esasperati.

    Agli annosi e mai risolti problemi, un precariato che continua a crescere, ormai 1 lavoratore su 3 è precario, costo della vita non compatibile con le retribuzioni soprattutto in alcuni territori ad alta vocazione turistica, con la conseguenza di non trovare supplenti, organici inadeguati, ma nonostante tutto e grazie all’impegno dei docenti e del personale ATA viene garantita a tutti i nostri studenti una ottima qualità di scuola, nei vari ordini.

    Con le nostre RSU, nel triennio appena concluso, con l’ascolto e la proposta di soluzioni, abbiamo contribuito a migliorare la qualità dei rapporti in ogni scuola attraverso la valorizzazione delle professionalità, in relazione alle specificità professionali sia del personale Ata in rapporto alla complessità dei servizi, sia dei docenti in rapporto alla fondamentale attività didattica.

    Questi giorni di costruzione delle liste, sono stati un  periodo  esaltante di partecipazione con il coinvolgimento attivo degli iscritti alla vita della nostra organizzazione sindacale, in ogni scuola ogni iscritto è stato coinvolto e diventato protagonista, come candidato, come sottoscrittore, come componente della commissione elettorale, come scrutatore, come sostenitore.

    Una volta eletti, le nostre candidate, i nostri candidati, sono riferimento per tutti i colleghi. Il voto rafforza anche l’azione del nostro sindacato, lo rende più rappresentativo e più autorevole, perché il “peso” del consenso fa la sua parte.

    Giuseppe Morgante, Segretario regionale Uil Scuola Rua Veneto

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